durata: 2 ore
partenza: 9.00; 15:00
dove: Cagliari Piazza Yenne (fronte obelisco); per i crocieristi presso la Stazione Marittima
Il tour inizia presso Monte Urpinu (parco cittadino) e ti permette di vedere la citta a 360 gradi! Qui la vista è mozzafiato: da un lato la città vecchia, dall’altro la Sella del Diavolo (promontorio con una particolare forma presso laspiaggia del Poetto), il Golfo di Cagliari e il Parco Regionale Molentargius-Saline dove nidificano i famosifenicotteri rosa. A proposito della Sella del Diavolo vi è una leggenda che dà origine a questo bizzarro nome: una battaglia tra gli angeli e i demoni per il controllo del meraviglioso golfo, conclusasi con la vittoria degli angeli e Lucifero, una volta disarcionato, che scaglia la sua sella imprimendo tale forma al citato promontorio. Per tali ragioni il golfo è noto pure comeGolfo degli Angeli.
A questo punto ti porterò a scoprire la natura presso il Poetto: la spiaggia sabbiosa cagliaritana che si propaga per ben nove chilometri e soprattutto la zona umida di Molentargius che ospita nei suoi stagni e saline il fenicottero rosa, ormai autentico simbolo della città. Il Parco di Molentargius è una delle più importanti zone umide d’Europa ed è curioso il fatto che tante specie dell’avifauna e della flora abbiano trovato l’habitat ideale in una zona fortemente urbanizzata.
A conclusione di questo fantastico tour andiamo a visitare il Santuario e la Basilica di Nostra Signora di Bonaria. Il complesso religioso comprende una chiesa trecentesca (il Santuario) e la Basilica costruita a partire dal Settecento e conclusasi nel Novecento. Celebre pure per le visite papali: Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e infine Papa Francesco. Quest’ultimo in quanto argentino e di Buenos Aires particolarmente legato alla Madonna di Bonaria da cui deriva il nome della capitale argentina. Nel santuario puoi scoprire il perché di tanta devozione e il miracolo avvenuto nel 1370. Si narra che una nave spagnola si trovò in balia di una violenta tempesta. I marinai incominciarono a gettare in mare tutto il carico e per ultima una pesante cassa in legno. Questa una volta in mare fece cessare la tempesta e la cassa approdò di fronte al colle di Bonaria, dove al tempo già vi era la chiesa e l’ordine religioso dei mercedari. I frati del convento, apertala, vi trovarono una statua in legno della Vergine Maria che tiene con una mano in braccio il Bambino Gesù e nell’altra ha una candela accesa. La devozione alla statua miracolosa si diffuse immediatamente in tutta la Sardegna, specie tra i marinai che la invocano come protettrice.